In Matrix Reimprinting i registi siamo noi, ovvero, come riscrivere il nostro passato emotivo

07 marzo 2018

In molti rami della psicologia si fa riferimento all'importanza del "bambino interiore", noto anche come "sub-personalità". 

Il Bambino interiore è una parte della nostra personalità che resta sempre bambina e che quindi mantiene in sé le caratteristiche legate al mondo dell’infanzia. E’ l’aspetto di noi che porta nella nostra vita la giocosità, la creatività, lo stupore, ma anche la vulnerabilità.

Il primo a darne una definizione è stato lo psicanalista, filosofo e antropologo svizzero Carl Gustav Jung nel 1912, il quale conia il termine “Puer aeternus” (Fanciullo eterno) facendo riferimento all’archetipo delle fiabe e dei miti nei quali i vari Hansel e Gretel, Pollicino o Cenerentola, vengono maltrattati e abusati da mostri o streghe cattive.

E il ritorno al racconto è il punto di partenza di una tecnica “anti urto emotivo” che va oltre l’EFT (ne abbiamo parlato qui ) e che si chiama Matrix Reimprinting ovvero “Ristampa della Matrice”.

Il fenomeno del bambino interiore si verifica quando, dal punto di vista energetico, parte del nostro sistema neurologico si divide per isolare eventi traumatici in quel momento insopportabili per la mente cosciente a causa della mancanza di risorse emotive. Pensiamo per esempio a un bambino di dieci anni che resta bloccato da solo in un ascensore. In quel momento si sentirà abbandonato, sperduto e in trappola. Questi sentimenti continueranno a vivere nel bambino anche quando crescerà e potrebbero tradursi successivamente in fobia dei luoghi chiusi o claustrofobia. 

Questi bambini interiori sono realtà energetiche esistenti localmente nella matrice. Essi sono bloccati nello spazio e nel tempo e non crescono mai. Non importa quanto tempo dopo l'evento traumatico si lavori con loro, che sia un mese o novanta anni.

Nel sistema energetico ci saranno ancora bambini di uno, sette o quindici anni, o neonati di sei mesi, bloccati nel momento in cui il trauma ha avuto luogo, la matrice appunto, che nel caso dell’esempio sopracitato è il momento il cui il bambino è rimasto bloccato nell’ascensore.

Il problema è che inconsciamente trascorriamo le nostre vite ascoltando questi bambini interiori e le loro percezioni sbagliate: i loro ricordi per il nostro subconscio diventano eventi attuali che accadono ancora oggi nelle nostre vite. Il bambino, ormai uomo, continua a rivivere nel presente quei sentimenti di cui ha avuto esperienza per la prima volta a dieci anni, quando è rimasto intrappolato nell’ascensore.

Secondo Karl Dawson, il fondatore di Matrix Reimprinting, e come leggiamo nel suo libro ‘Matrix Reimprinting: Riscrivere il passato per trasformare il futuro’: “Basato sulla collaudata tecnica dell'EFT, Matrix Reimprinting (...) permette di intervenire efficacemente sull'origine dei traumi, la Matrice, per sciogliere i ricordi dolorosi e trasformarli in qualcosa di costruttivo. Matrix Reimprinting rappresenta un'innovativa risposta all'EFT, perché non si limita a cancellare il ricordo dei traumi, ma lo sostituisce con nuovi ricordi positivi che ne trasformano la Matrice, la quale inizia così a sprigionare l'energia necessaria a produrre un nuovo stato di benessere.”

Ma come funziona?

La base di partenza è una delle tecniche tradizionali di EFT chiamata “Movie Technique” (Tecnica del Film). Si lavora su un vecchio ricordo che ha ancora effetti negativi nella nostra vita e lo si ripercorre nella mente come se fosse un film, fermandoci su ogni punto in cui sentiamo cambiamenti nel nostro corpo o nelle nostre emozioni, e usando il tapping, come con EFT, per risolvere i disagi.

Con Matrix Reimprinting, però, possiamo fermare il film in qualsiasi momento e interagire con il bambino interiore relativo a quel ricordo. Possiamo immaginare di entrare nella scena e lavorare con il tapping sul nostro bambino interiore mentre picchiettiamo nella realtà sul nostro corpo; possiamo anche dialogare con il bambino interiore per ricavare informazioni da quel particolare trauma e fornirgli nuovi strumenti e risorse per permettergli di esprimersi in modo diverso nella determinata situazione alla base della matrice. Per esempio, l’uomo ormai cresciuto, potrà dire al suo bambino interiore, bloccato nell’ascensore, di non avere paura, di schiacciare il pulsante rosso dell’allarme così che presto arriveranno i soccorsi e lui potrà uscire sano e salvo e ritornare tra le braccia della madre.

Sciolto il nodo emozionale, possiamo immaginare di portare il nostro bambino interiore in un luogo che amiamo e che consideriamo sicuro per permettergli di fare nuove esperienze e provare emozioni positive. E’ così che riscriviamo la storia emotiva del nostro passato per risolvere ciò che non ci permette di vivere al cento per cento le nostre bellissime vite.

 

Matrix Reimprinting è parte del programma FOOD FOR THE SOUL che si terrà a Menfi dal 27 aprile al 1 maggio. Per maggiori dettagli scrivere a info@human2nature.it



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