È autunno ed è tempo di raccolta delle olive. Le chiome folte degli alberi si inchinano a noi piegate dal peso dei frutti, come a porgerci i loro doni.
L’olio extravergine d’oliva, oggi più che mai, è sinonimo di benessere in cucina e le sue proprietà sono ormai riconosciute da testi di medicina e nutrizione. L’healthy food non è una chimera e se in Cina è tradizione regalare l’olio evo per Capodanno, come auspicio di fortuna e prosperità, in bottigliette kitsch dal lontanissimo sapore mediterraneo, in Italia è sulla tavola di tutti i giorni e, specie al sud, si acquista a buon mercato.
Ma cosa c’entra tutto questo con il business e la vita aziendale?
Immaginatevi di essere in una distesa di alberi d’ulivo insieme con i vostri colleghi e il vostro capo; immaginate che il vostro obiettivo del giorno sia fare squadra e raccogliere le olive che vi serviranno per produrre il vostro primo olio evo aziendale e portarvi a casa così la vostra bottiglia di finissimo olio d’oliva etichettata a nome dell’azienda.
È questa una delle attività di team building più innovative del momento, che unisce la necessità del datore di lavoro - ma non solo - di organizzare un team solido e produttivo, alla necessità dei dipendenti - ma non solo - di tornare alla natura e staccare la spina con la routine della città e dell’ufficio. È la proposta di Human 2 Nature che affianca le attività di team building al sempre più necessario health coaching, ponendo un’ulteriore enfasi sul problema benessere fuori e dentro il luogo di lavoro e sull’evergreen mens sana in corpore sano:
se l’attività di team building è la condivisione dello sforzo per raggiungere la destinazione prefissata, H2N grazie ai suoi coach esperti, cerca di farlo attraverso un’attenta riflessione su ciò che mangiamo, i tempi della natura e del cibo, ma anche i tempi dell’uomo ormai persi. Health coaching vuol dire essere preparati a tornare a vivere nella consapevolezza attraverso un processo che facilita un percorso di salute a discapito di insicurezze, bassa produttività, poca concentrazione e bassa stima di se stessi.
Il coach guida verso un'attitudine al comportamento sostenibile, ci chiede di guardare dentro noi stessi e di identificare i nostri valori, trasformandoli in obbiettivi e azioni.
E come è facile intuire, tutto questo si sposa benissimo anche al di fuori di logiche aziendali e apre orizzonti di riorganizzazione a tutte quelle realtà individuali e/o comunitarie che sentono di aver perso la bussola del buon vivere. Nasce così il family coaching. Uomini soli o padri di famiglia che hanno voglia di condividere questa esperienza ri-formativa con la propria famiglia o con la propria o il proprio compagno; madri al limite del burn out che necessitano di una nuova spinta per riorganizzare l’equilibrio casa - figli -
lavoro; gente comune che sente la necessità di guardarsi dentro sinceramente e mettersi in gioco sfidando mente e corpo.
La raccolta delle olive è solo una scusa, un’ottima scusa che ci ricorda che la natura ha i suoi tempi e le sue stagioni, che il lavoro di squadra semplifica il lavoro individuale e accorcia i tempi di produzione, che una squadra con equilibri sani può diventare un’altra famiglia e anche un luogo di condivisione e che alla fine del duro lavoro la ricompensa farà bene al nostro corpo e alla nostra mente.
Ci sentiremo orgogliosi di aver prodotto il nostro primo olio d’oliva, mostreremo la bottiglia con l’etichetta che porta il nome della nostra azienda o della nostra famiglia, come sigillo di autenticità di ciò che raccontiamo. Forse non apriremo mai quella bottiglia, o forse ne assaporeremo il contenuto fino all’ultima goccia e, orgogliosi, lo faremo assaporare ai nostri ospiti. Ma poi riporremo la nostra bottiglia nel posto che le spetta, sulla mensola dei premi e delle targhe, in ricordo della nostra vittoria più grande: la sfida contro noi stessi.